Infestazione di cocciniglia (P. citri): come gestirla

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L’agricoltura è uno dei pilastri fondamentali della vita e dell’economia globale e deve affrontare costantemente sfide legate alle infestazioni di insetti e parassiti dannosi. Uno di questi è il Planococcus citri, comunemente noto come cocciniglia cotonosa o cotonello degli agrumi. Questo insetto rappresenta una minaccia significativa per la produzione di agrumi e altre colture ospiti. Per comprendere appieno questa problematica, è essenziale esaminare la biologia di P. citri, i danni che può infliggere alle colture e le soluzioni disponibili per affrontare questa sfida.

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Biologia del Planococcus citri

P. citri, appartenente alla famiglia Pseudococcidae, è una cocciniglia polifaga che si nutre di una vasta gamma di piante ospiti, con una particolare predilezione per gli agrumi. Questo insetto ha una forma ovale, compreso tra 2 e 3 mm di lunghezza, e varia dal giallo al marrone, con un rivestimento ceroso che lo protegge da fattori esterni. La sua morfologia complessa include antenne, zampe e parti boccali, le quali svolgono un ruolo cruciale nel processo di nutrizione.

Il ciclo di vita del P. citri è caratterizzato da diverse fasi. Le femmine adulte depongono uova di colore giallo chiaro o arancione, in genere in gruppi di 40-60, sotto il loro corpo. Dopo un periodo di incubazione di circa 10-14 giorni, le uova si schiudono e vi è la fuoriuscita di ninfe mobili chiamate “crawlers”. Questi piccoli insetti, lunghi solo 0,3 mm, si diffondono attraverso il vento o il trasporto da parte di animali e insetti. Le crawlers cercano un luogo adatto per insediarsi, dove iniziano a nutrirsi.

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Le ninfe passano attraverso quattro stadi di sviluppo, ognuno dei quali è caratterizzato da una crescita in lunghezza e da un accumulo di cera sul corpo. Durante questi stadi, le cocciniglie sono particolarmente vulnerabili agli insetticidi e ad altri metodi di controllo. Dopo aver completato lo sviluppo, le cocciniglie raggiungono lo stadio adulto e iniziano a deporre uova, chiudendo così il ciclo di vita.

Danni causati da Planococcus citri

Il P. citri può causare danni significativi alle colture agricole, influenzando sia la quantità che la qualità della produzione. I principali danni attribuiti a questa cocciniglia includono:

  • Degrado della salute delle piante: il processo di alimentazione delle cocciniglie comporta la rimozione della linfa, causando uno stress alle piante ospiti. Ciò può portare al deperimento delle piante, rendendole più suscettibili a malattie e influendo sulla loro crescita e sviluppo generale.
  • Perdita di produzione: l’indebolimento delle piante influisce sulla loro capacità di produrre frutti di qualità. Le piante infestate possono produrre meno fiori e frutti, con conseguenze dirette sulla resa delle colture.
  • Qualità del frutto compromessa: il P. citri può danneggiare direttamente i frutti attraverso il processo di alimentazione. Questo può portare a deformità, macchie e scolorimenti, rendendo i frutti inadatti per la vendita o il consumo.
  • Fumaggine: la fumaggine rappresenta uno dei problemi più comuni e dannosi che possono colpire le piante di agrumi, causando danni estetici e compromettendo la salute generale delle piante. È causata dalla crescita di muffe superficiali, in particolare specie di funghi appartenenti al genere Capnodium e altri generi simili. Questi funghi si sviluppano sulla melata, una sostanza zuccherina prodotta dalle cocciniglie mentre si nutrono delle piante. La melata è un ambiente ideale per la crescita delle muffe, che formano uno strato scuro e appiccicoso sulla superficie delle foglie, frutti e altre parti della pianta. Inoltre, le formiche svolgono un ruolo cruciale nella diffusione e nell’aggravamento della fumaggine. Le cocciniglie, come P. citri, producono melata durante il loro processo di alimentazione. Le formiche, che sono attratte dalla melata perché rappresenta una fonte di cibo, “mungono” le cocciniglie, stimolando la produzione di melata e proteggendo le cocciniglie dai predatori, in cambio della loro fonte di cibo. Questa simbiosi tra formiche e cocciniglie crea un ambiente ideale per la crescita della fumaggine, poiché le formiche diffondono la melata sulle superfici delle piante, fornendo un nutrimento diretto per le muffe.
    La fumaggine comporta un insieme di danni significativi. Questa muffa scura e appiccicosa ostacola la fotosintesi e la respirazione delle piante, interferendo con la loro capacità di assorbire la luce solare e lo scambio di gas con l’ambiente circostante. Di conseguenza, le piante possono subire un deperimento generale, con foglie ingiallite, deformate e cadute premature, compromettendo la produzione e la qualità dei frutti. Inoltre, la presenza di fumaggine riduce l’assorbimento di nutrienti, compromettendo la salute generale delle piante e limitando la loro crescita.

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  • Trasmissione di malattie: P. citri agisce anche come vettore di virus vegetali. Durante il processo di alimentazione, gli insetti possono trasmettere questi patogeni da una pianta all’altra, diffondendo malattie che possono causare ulteriori danni alle colture. Alcuni dei virus più importanti trasmessi da questa cocciniglia agli agrumi includono:
    • Citrus tristeza virus (CTV): Questo è uno dei virus più devastanti per gli agrumi e può causare la malattia nota come “tristeza”. Il CTV provoca una vasta gamma di sintomi, tra cui nanismo, clorosi, deformazioni delle foglie e dei frutti, nonché la morte prematura delle piante. Il P. citri può portare alla trasmissione del CTV da una pianta infetta a una pianta sana.
    • Citrus leaf rugose virus (CiLRV): Questo virus provoca sintomi di rugosità e deperimento delle foglie, riducendo la qualità e la resa dei frutti degli agrumi infettati. P. citri è uno dei principali vettori di trasmissione di CiLRV.
    • Citrus psorosis virus (CPsV): CPsV provoca sintomi di clorosi e macchie necrotiche sulle foglie degli agrumi. L’infestazione da P. citri può contribuire alla diffusione di questo virus attraverso la trasmissione da una pianta all’altra.
    • Citrus leprosis virus (CiLV): CiLV causa sintomi di necrosi e lepromi sui frutti e sulle foglie degli agrumi. 
    • Citrus viroids (viroidi): Oltre ai virus, P. citri può trasmettere anche viroids, che sono molecole di RNA più piccole dei virus. Questi agenti patogeni possono causare una serie di sintomi, tra cui deformazioni delle foglie e dei frutti.

È importante sottolineare che l’effetto della trasmissione virale da parte di P. citri può variare in base alla combinazione specifica di virus, piante ospiti e fattori ambientali. La gestione delle infestazioni di cocciniglie deve considerare anche la prevenzione della trasmissione virale, oltre ai danni diretti causati dalle cocciniglie stesse.

Infestazione di cocciniglia (P. citri): come gestirla

Per gestire in modo efficace l’infestazione di P. citri e ridurre i danni alle colture, è necessario adottare un approccio integrato che includa diverse strategie. Ecco dettagli su alcune soluzioni specifiche:

  • Controllo biologico
  • Controllo chimico
  • Potatura
  • Monitoraggio
  • Ispezione regolare

Controllo biologico

Al controllo biologico sono collegate le seguenti attività:

  • Utilizzo di feromoni: l’utilizzo di feromoni sessuali e di aggregazione può disturbare la capacità degli insetti di individuare i partner sessuali e gli aggregati, interferendo con il processo di riproduzione e riducendo la popolazione.
  • Predatori naturali: l’utilizzo di predatori naturali in agricoltura, noto come controllo biologico, può essere un metodo efficace e sostenibile per gestire le infestazioni di cocciniglie, compreso P. citri. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti da considerare che approfondiremo in un articolo dedicato.
    I principali predatori naturali del P. citri sono:
    • Coccinelle (Coleotteri della famiglia Coccinellidae): le coccinelle sono tra i predatori naturali più noti e utili nell’agricoltura. Molte specie di coccinelle si nutrono di cocciniglie, compreso il P. citri. Ad esempio, la coccinella Cryptolaemus montrouzieri è nota per il suo appetito per le cocciniglie degli agrumi.

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  • Crisopidi (Insetti della famiglia Chrysopidae): le larve di crisopidi, comunemente chiamate “afidi leoni”, si nutrono di varie specie di insetti dannosi, comprese le cocciniglie. Questi predatori sono particolarmente efficaci nelle prime fasi dello sviluppo delle cocciniglie.
  • Vespe parassitoidi (Imenotteri della famiglia Encyrtidae, Aphelinidae, e altre): le vespe parassitoidi sono insetti che depongono le loro uova all’interno o accanto alle cocciniglie. Le larve delle vespe si nutrono delle cocciniglie ospiti, uccidendole. Queste vespe possono avere un impatto significativo sulle popolazioni di cocciniglie.
  • Ragni predatori: alcune specie di ragni, come i ragni saltatori della famiglia Salticidae, si cibano di cocciniglie e di altri insetti dannosi. Questi ragni sono attivi cacciatori e possono contribuire al controllo biologico nelle colture.
  • Acarofagi: Alcuni acari predatori si nutrono di cocciniglie e altri acari dannosi. Ad esempio, l’acaro predatore Neoseiuluscalifornicus può essere utilizzato per controllare le infestazioni di cocciniglie nei frutteti.

Controllo chimico

Il controllo chimico rappresenta un importante aspetto nella gestione di P. citri, soprattutto quando le infestazioni raggiungono livelli critici. Gli insetticidi chimici possono fornire un’opzione immediata per ridurre le popolazioni di cocciniglie e mitigare i danni alle colture. Tuttavia, è essenziale adottare un approccio responsabile e mirato per evitare effetti collaterali dannosi per l’ambiente e per gli organismi utili.

La scelta degli insetticidi dovrebbe basarsi sulla loro efficacia specifica contro la cocciniglia e sulla loro selettività nei confronti dei predatori naturali e degli organismi non target. 
Gli insetticidi sistemici, che penetrano all’interno dei tessuti vegetali, possono essere efficaci nel raggiungere le cocciniglie nascoste e non raggiungibili direttamente durante l’applicazione. 
Gli insetticidi di contatto, che agiscono quando vengono in contatto con le cocciniglie, possono essere utilizzati in modo mirato per trattare le parti infestate delle piante. L’adozione di questo approccio può ridurre l’esposizione degli organismi non bersaglio e limitare l’uso di insetticidi.

Un altro aspetto da considerare è la resistenza agli insetticidi che rappresenta una preoccupazione significativa. L’uso eccessivo o non mirato di insetticidi può portare allo sviluppo di popolazioni di cocciniglie resistenti. Pertanto, è importante ruotare gli insetticidi, alternando diverse classi chimiche, e adottare strategie di gestione integrate per prevenire la comparsa di resistenza.

In quest’ottica, una buona attività nel controllo della cocciniglia è svolta dagli oli bianchi, come l’olio di paraffina. Questi agiscono andando ad ostruire le cavità respiratorie dell’insetto ed hanno un basso impatto sugli organismi utili.

Potatura

La potatura svolge un ruolo importante nella gestione dell’infestazione da P. citri e può contribuire a ridurre la presenza di questi insetti dannosi.
Infatti, con accurata potatura si riesce a garantire:

  • Riduzione delle aree di rifugio: le cocciniglie, compreso il P. citri, possono nascondersi all’interno delle piante, specialmente nelle parti meno accessibili. La potatura accurata e regolare rimuove le parti infestate delle piante, eliminando potenziali nascondigli e riducendo le possibilità per le cocciniglie di stabilirsi e riprodursi.
  • Miglior circolazione dell’aria e luce solare: una potatura adeguata può migliorare la circolazione dell’aria attraverso la chioma delle piante. Questo non solo crea un ambiente meno favorevole alle cocciniglie, ma può anche aiutare a ridurre l’umidità, che può favorire la crescita delle muffe come la fumaggine. Inoltre, una migliore esposizione alla luce solare può ostacolare lo sviluppo e la sopravvivenza delle cocciniglie.
  • Facilitare l’ispezione e il monitoraggio: una chioma proporzionata e ben curata facilita l’ispezione regolare delle piante. Questo permette agli agricoltori di individuare precocemente segni di infestazione da cocciniglie e di adottare misure tempestive per controllarle.

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  • Eliminazione dei rami infestati: la potatura permette di rimuovere i rami e le parti delle piante che sono state fortemente infestate da cocciniglie. Questo riduce il carico delle popolazioni di insetti e contribuisce a contenere la diffusione dell’infestazione ad altre parti della pianta.
  • Incentivare la crescita: una potatura appropriata può stimolare la crescita di nuovi germogli e rami sani. Le piante vigorose tendono ad essere meno suscettibili agli attacchi di insetti e possono meglio sopportare eventuali danni causati da infestazioni.

È importante notare che la potatura dovrebbe essere eseguita con cura e seguendo le pratiche agronomiche corrette. Una potatura eccessiva o scorretta può stressare e indebolire le piante, rendendole più suscettibili alle infestazioni. È consigliabile adottare una potatura regolare e moderata, concentrando l’attenzione sui rami danneggiati, morti o infestati, e cercando di mantenere un equilibrio tra la rimozione delle parti infestate e la preservazione della struttura generale della pianta.

Monitoraggio

L’installazione di trappole con feromoni può monitorare la presenza e l’attività delle cocciniglie, aiutando l’agricoltore a identificare l’infestazione iniziale ed individuare il momento più idoneo per effettuare il trattamento.

Ispezione regolare

L’ispezione regolare delle colture è fondamentale per rilevare precocemente eventuali segni di infestazione e adottare misure tempestive, che rendono più efficace il controllo della cocciniglia.

Conclusioni: come comportarsi con la cocciniglia

In conclusione, l’infestazione di P. citri rappresenta una sfida complessa per gli agricoltori, richiedendo un approccio integrato per gestire efficacemente la minaccia. Le soluzioni comprendono l’uso di predatori naturali, feromoni, insetticidi, pratiche agronomiche e altre strategie preventive. Solo attraverso un approccio integrato e tecnico è possibile minimizzare l’impatto del P. citri sulle colture agricole e garantire una produzione sostenibile.

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